UN’AGENDA DI SPERANZA PER IL FUTURO DEL PAESE
Riflessioni sulla 46° Settimana Sociale dei Cattolici Italiani – 14-17 Ottobre 2010 –
a cura di PIERPAOLO DI BELLO *
Spenti i riflettori sulla 46° Settimana Sociale dei Cattolici Italiani che si è svolta a Reggio Calabria dal 14 al 17 Ottobre u.s. si tirano le somme per l’Agenda di speranza per il futuro del paese. Si è arricchita di impegni concreti, di progetti ampi ma ben circostanziati, di proposte alte ma rivolte alla società civile.
Cinque temi fondamentali sono stati al centro delle Assemblee :
EDUCAZIONE , IMPRESA, MOBILITA’ SOCIALE, IMMIGRAZIONE E POLITICA
EDUCAZIONE (non solo Scuola: famiglie e ragazzi siano protagonisti e le realtà associative devono fare ancora di più)
“Non perdiamo questa generazione”. E’ stato questo l’invito di Mons. Pietro Santoro, vescovo di Avezzano e una lunga esperienza nella pastorale giovanile.
In un momento di emergenza educativa , c’e una particolare risorsa che và liberata. Si tratta di quelle persone adulte che non vengono meno alla vocazione a crescere come persone e ad accompagnare nell’avventura educativa i giovani e i piccoli. Non c’è bene comune se ai soggetti dell’educazione non viene riconosciuto per intero il loro prezioso ed insostituibile ruolo anche pubblico.
IMPRESA
(L’evasione fiscale penalizza il mondo del lavoro e servono subito misure contro la precarietà)
In Italia c’è ancora una riserva di capacità di lavoro e di impresa che non teme il mercato. E’ certo questa una delle condizioni che ci consente di guardare realisticamente alla ripresa della crescita secondo il bene comune, e in particolare di quella sua componente che è la scrscita economica .
Offrire e scambiarsi opportunità e capacità di lavoro significa porre in essere elementi essenziali del bene comune.
Un esempio di imprenditorialità che và a braccetto con il bene comune è la cooperazione sociale. La Calabria come la Puglia e le altre regioni del mezzogiorno hanno avuto negli anni scorsi giovani che hanno fatto della loro vita una vocazione all’impresa sociale attraverso i consorzi di cooperative sociali (vedi il Consorzio “Nuvola “ di Francavilla F. fondato dall’animatore di comunità del Progetto Policoro Giuseppe Milone).
I nostri imprenditori devono riscoprire che l’imprenditorialità, prima di avere un significato professionale , ne ha uno umano.
MOBILITA’ SOCIALE
(dare valore a ciascuno con la meritocrazia. Per i giovani percorsi di accompagnamento)
Slegare la capacità, promuovendo una cultura del merito e superando le mediocrità, ma impegnarsi perché venga garantita la legalità e la giustizia. Slegare il mercato per moltiplicare le opportunità, ma “rilegare” un nuovo patto tra collettività e lavoro. Mauro Magatti – preside della Facoltà di Sociologia dell’Università Cattolica – ha sottolineato che “la crescita è un bene di tutti, come lo è il garantire l’espressione delle ispirazioni di ognuno. Ecco perché è necessario realizzare percorsi di accompagnamento che coinvolgano la collettività e offrano la possibilità a tutti, specia ai giovani”
IMMIGRAZIONE
(Ripensare la città mettendo al centro i legami e le relazioni)
Ripensare la legge sulla cittadinanza e i processi dell’inclusione degli immigrati significa interrogarsi su chi vogliamo essere, su che progetto di città e società vogliamo costruire.
Un confronto vivo quello che è venuto fuori da questa tematica., che non ha nascosto la complessità della questione, riguardante i diversi ambiti: dalla tutela delle famiglie degli immigrati, ai diritti dei lavoratori stranieri, dal problema dell’accesso all’alloggio, alla piaga della prostituzione.
Non sono soluzioni facili, ma si possono fare passi in avanti : ad esempio, con l’attribuzione della cittadinanza ai figli degli stranieri nati in Italia, sulla quale c’è stato unanime accordo .
POLITICA
(L’impegno cattolico? Prescinda dai partiti)
Anche il Papa ha sollecitato i cattolici a spendersi attivamente per il paese. Essere il volano capace di rimettere in moto il Paese con un lavoro comune. Ma anche senza chiusure.
Formazione e radicamento.
Le scuole di formazione socio-politica potrebbero essere utili ad avvicinare le nuove generazioni deluse dalle attuali classi dirigenti.
Tra le richieste sono emerse:
- Una maggiore democrazia nei partiti facendo di essi associazioni di diritto pubblico con una legge che preveda il bilancio pubblico
- Revisione della legge elettorale con la modifica della modalità della scelta di tutti i candidati
- Modifica sul numero dei mandati e sulla ineleggibilità di chi ha problemi con la giustizia.
- Nella Costituzione non sono impensabili delle modifiche solo se condivise a larga maggioranza
- Sul federalismo è stato sottolineata la necessita che esso sia “solidale e sussidiario”
- Unanime impegno alla lotta alle mafie attraverso l’educazione alla legalità e la richiesta di dare certezza alla giustizia.
*Vice Presidente Cooperativa Sociale “Il Melograno” Ceglie M. – gesto concreto del Progetto Policoro della Diocesi di Oria Presidente Associazione di Volontariato “Karibuni” Latiano – gesto concreto del Progetto Policoro della Diocesi di Oria Aderente al M.L.A.C. Movimento Lavoratori Azione Cattolica della Diocesi di Oria
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